Lavoratori stranieri in Emilia Romagna: un approfondimento dell'Osservatorio regionale sulle migrazioni

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La ricerca è disponibile online sul sito regionale

L'Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio ha pubblicato un approfondimento sui lavoratori stranieri in Emilia-Romagna. I risultati segnano il superamento della fase più acuta della crisi economica e occupazionale che ha caratterizzato, anche nella nostra regione, gli anni 2008-2014.

Alcuni degli esiti dello studio:

  • E’ straniero il 13,0% degli occupati in Emilia-Romagna nel 2017.
  • I lavoratori stranieri sono meno autonomi e più a tempo parziale degli italiani. Sono inoltre più concentrati nei lavori manuali, soprattutto nell’agricoltura e nelle costruzioni. Queste differenze si riflettono sulla retribuzione media: gli italiani guadagnano, infatti, il 23,2% in più degli stranieri.
  • Il tasso di occupazione dei cittadini stranieri è del 63,1%, circa 6 punti percentuali in meno rispetto agli italiani (69,5%). Prima della crisi, i tassi di italiani e stranieri erano pressoché in linea (attorno al 70%). Dal 2009, quello degli stranieri è invece peggiorato significativamente, giungendo nel triennio 2013-2015 sotto al 60% (quasi 9 punti percentuali in meno degli italiani). A partire dal 2014, si registra tuttavia un graduale miglioramento del loro tasso di occupazione.
  • E’ la componente femminile a determinare la differenza del tasso di occupazione tra italiani e stranieri. Mentre i tassi per gli uomini sono simili (italiani al 75,0% vs. stranieri al 75,9%), per le donne il gap supera i 10 punti percentuali (italiane al 63,8% vs. straniere al 52,7%).



Ulteriori elaborazioni nel report riguardano gli avviamenti e le cessazioni, il lavoro domestico e di cura, il lavoro autonomo e l’imprenditoria.



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