“Insieme nelle sfide”: presentato il Bilancio sociale 2017 di Auser Bologna

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L'associazione conta oltre 4mila soci e 50 gruppi territoriali

50 gruppi territoriali, 44 Comuni, 6 distretti, 4248 soci di cui 3213 volontari attivi, circa 600.000 interventi effettuati nel corso del 2017, quasi 2 milioni e 900 mila chilometri percorsi per il trasporto sociale; 3796 anziani che hanno beneficiato delle varie attività, 750 disabili, 870 minori, oltre alle numerose attività rivolte alla comunità e numericamente non quantificabili; tra i volontari il 49% ha un’età compresa tra 60 e 74 anni, il 26% supera i 75 anni, il 53% sono donne e il 47% sono uomini.

Sono solo alcuni numeri del Bilancio sociale 2017 di Auser Bologna, presentato lo scorso 28 maggio. Una giornata di lavori e di dibattiti, che ha visto susseguirsi numerosi ospiti degli enti locali, del mondo del sindacato e dell’associazionismo, per discutere insieme delle sfide della terza età e di una società sempre più complessa. E proprio “Insieme nelle sfide” è il titolo scelto per questa edizione del Bilancio sociale: “uno strumento di lavoro indispensabile – ha spiegato Sergio Lodi, il nuovo presidente di Auser Bologna – per fare conoscere la sostanza vera del nostro impegno. Farla conoscere prima di tutto ai nostri volontari, poi a tutti coloro che ci sono intorno, dalle amministrazioni pubbliche, agli enti economici, al mondo dell’associazionismo, alla politica, ai cittadini. Occorre necessariamente riuscire a condividere che se non si sviluppa e si mantiene alta e vitale l’economia sociale del Terzo settore, il benessere sociale o ‘welfare’ si degrada. Sul Bilancio sociale di quest’anno abbiamo scelto di riportare un verso di una canzone di un amico cantautore, Pierangelo Bertoli, purtroppo scomparso, che illustra lo spirito delle cose che facciamo: ‘con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro’. Perché un paese senza memoria è un paese senza futuro”.

Tanti gli ospiti che hanno ricordato le essenziali attività di Auser per un’idea di solidarietà che ci fa sentire meno soli, e i progetti di collaborazione attivati tra Auser e i vari partner del territorio, come ad esempio il progetto Maquillage, realizzato in collaborazione con ASP Città di Bologna e CNA, che porta gioia, benessere e bellezza alle persone anziane ospiti di strutture residenziali; oppure il progetto che contrasta la violenza agli anziani, realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna. Ma sono tantissime le attività di Auser, raggruppate per semplicità in alcune macro aree del Bilancio sociale: ad esempio i progetti di aiuto alla persona come il Filo d’argento, punto di ascolto per la solidarietà e per combattere la solitudine, o il servizio ausilio per la spesa; l’accompagnamento protetto delle persone con disabilità, degli anziani non autosufficienti, dei minori; i progetti di sostegno didattico e i progetti intergenerazionali, per la trasmissione della memoria e delle conoscenze; il progetto Abitare solidale che mette in contatto persone potenzialmente deboli ed esposte a rischio di marginalità attraverso coabitazioni basate sul principio del reciproco aiuto; e poi ancora i progetti sociali per la comunità, ad esempio il supporto di accoglienza alle strutture sanitarie, come poliambulatori, ospedali, Case della salute, e i servizi di Ambulatorio Amico; i progetti a sostegno dei profughi e della loro socializzazione e inserimento; le iniziative a sostegno delle nuove povertà, come le collette alimentari; le attività di cura e sorveglianza nelle scuole, la sorveglianza nei musei o alle mostre, la tutela del patrimonio bibliotecario; la cura di parchi e giardini e l’accoglienza presso le stazioni ecologiche; infine il nuovo progetto Rete benessere – Auser Insieme, condiviso da Auser Bologna e SPI Cgil Bologna, con lo scopo di svolgere attività sociali a favore dei soci, senza scopo di lucro.

Ma tutto questo non si potrebbe reggere senza il prezioso aiuto dei volontari, tema che deve essere sviluppato in sinergia tra le associazioni, gli enti locali, i sindacati, le Camere del lavoro, come ha ribadito nelle sue conclusioni Enzo Costa, presidente di Auser Nazionale: “una comunità che si rende attiva può incidere in maniera significativa anche sul piano politico, ma occorre passare a un nuovo modello che è quello del welfare di comunità, dove soggetti diversi possono diventare complementari per la ricerca di nuovi volontari e per portare avanti i valori di giustizia sociale. Auser è sempre in campo per provare a risolvere alcuni problemi attuali come il sentirsi sicuri nel proprio territorio, ricreare reti di prossimità, avere la possibilità di invecchiare nel proprio domicilio e potere uscire di casa senza barriere architettoniche, colmare il vuoto relazionale che si viene a creare quando una persona termina l’età lavorativa, ecc. Ma abbiamo bisogno di volontari e di rispetto per il mondo del volontariato”.

E proprio sul tema del volontariato, l’affettuoso saluto di Secondo Cavallari, che il 28 maggio ha ufficialmente passato il testimone a Sergio Lodi, dopo essere stato alla presidenza di Auser Bologna per 8 anni: “ho fatto tante cose nella vita, ma l’Auser è stata l’avventura più bella. Dico sempre: se volete avere il cuore libero, impegnatevi in questa associazione, impegnatevi nel volontariato”.

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(Fonte: www.bandieragialla.it)

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