Caregiver familiari, quel welfare “invisibile” sempre più importante
Il bilancio di un mese dedicato ai caregiver, al loro ruolo sempre crescente nel sistema e nell’innovazione del welfare
Con il convegno “Lavoro di cura: verso una azione strutturale di innovazione del welfare” si è chiuso il lungo percorso che ha caratterizzato in Emilia-Romagna, praticamente per l’intero mese di maggio, l’insieme delle iniziative legate al “Caregiver day 2019”.
All’insegna dello slogan “Radici di cura e nuova traiettorie”, le giornate dedicate ai caregiver familiari si sono susseguite attraverso eventi, seminari e workshop, focus su domiciliarità, cura e narrazione, stimolazione cognitiva, aiuto online, risorse per il lavoro, innovazione del welfare.
Chi sono i caregiver
E’ un welfare invisibile quello dei caregiver familiari. Un esercito silenzioso fatto di figli, mogli, mariti, genitori o semplicemente amici che in modo volontario, e con diversi gradi di impegno, si prendono cura e assistono anziani e disabili gravi o gravissimi non autosufficienti.
In Italia sono oltre 7 milioni, e tra questi, più di 2 a livello nazionale e 120mila in Emilia-Romagna, svolgono questo compito per almeno 20 ore settimanali. E’ la fotografia scattata dall’Istat sul mondo dei caregiver in una ricerca pubblicata alla fine del 2017, sulla base di una rilevazione del 2015.
Per sostenere e tutelare questa forma di assistenza volontaria la Regione, prima in Italia, si è dotata di una legge specifica che ha consentito alle aziende sanitarie e ai servizi socio-sanitari in capo ai Comuni di realizzare vari interventi.
L’impegno della Regione, attraverso il FRNA è progressivamente cresciuto nel tempo: dai 457 milioni di euro stanziati nel 2014 ai 482 del 2018, considerando oltre le risorse regionali ma anche le risorse del Fondo nazionale della non autosufficienza, Dopo di Noi e Vita Indipendente.
Il sostegno della Regione ai caregiver
Ogni anno grazie al FRNA sono assistiti oltre 40.000 anziani non autosufficienti e sono 19.000 gli interventi rivolti a persone con disabilità grave e gravissima. Tra questi gli interventi rivolti più direttamente al sostegno dei caregiver sono l’assegno di cura (quasi 11.500 utenti/interventi per 35,6 milioni di euro), l'accoglienza temporanea di sollievo (3.200 interventi, 7,6 milioni), il contributo per l'assistenza familiare (3000 interventi - 3,7 milioni), i programmi di qualificazione lavoro di cura assistenti familiari (1.600 interventi - 0,6 milioni), contributi e servizi per l'adattamento della casa (2.400-0,7). E ancora: iniziative di informazione ed educazione caregiver, gruppi di sostegno e auto-aiuto, Caffé Alzheimer e Meeting Center, informazione e formazione amministratori sostegno volontari per oltre 12 mila interventi e più di 2,1 milioni di euro.