Confcooperative Emilia Romagna: eletti tre nuovi vicepresidenti
Il presidente Milza: “Continuiamo il percorso di rinnovamento, impegnati per uno sviluppo sostenibile”. Approvato lo statuto di Confcooperative Romagna che nascerà entro fine anno
Sono Luca Bracci, Daniele Ravaglia e Anna Piacentini i tre nuovi vicepresidenti di Confcooperative Emilia Romagna, eletti durante l’insediamento del consiglio regionale tenutosi lo scorso 18 settembre al Palazzo della Cooperazione di Bologna, nel rispetto delle norme anti Covid.
Si completa così la formazione degli organi di Confcooperative Emilia Romagna, a conclusione della stagione congressuale regionale dal titolo “Costruttori di bene comune” avviata a febbraio nei territori (poi momentaneamente fermatasi a causa del lockdown) e culminata all’assemblea del 31 luglio scorso con la conferma di Francesco Milza alla presidenza.
I tre nuovi vicepresidenti rivestono ruoli importanti nell'associazione che in Emilia-Romagna riunisce 1.580 imprese cooperative con 228.000 soci, 86.000 addetti e un fatturato complessivo di 14,2 miliardi di euro. Luca Bracci è infatti presidente di Confcooperative Ravenna-Rimini e cooperativa di abitazione il Casolare di Rimini, Daniele Ravaglia è presidente Confcooperative Bologna e direttore generale Emil Banca e Anna Piacentini infine è presidente della Commissione Dirigenti Cooperatrici regionale e cooperativa di consulenti People 3.0 di Reggio Emilia.
Durante la giornata è stato poi eletto il nuovo consiglio di presidenza che si occupa della gestione e amministrazione dell’Organizzazione e designa i rappresentanti nelle società partecipate, in enti e commissioni. I lavori si sono conclusi con l’intervento del presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini.
“Chiudiamo a livello regionale una stagione congressuale sofferta, caratterizzata dall’emergenza sanitaria che per molte nostre cooperative si è già trasformata in emergenza economica - ha dichiarato il presidente Francesco Milza -. Proseguiamo il percorso di rinnovamento dell’Organizzazione avviato nel 2016: un terzo dei nostri consiglieri regionali è di prima nomina, dopo che già quattro anni fa il consiglio era stato rinnovato per quasi la metà”.
Le sfide del futuro per Milza rientrano nel nuovo Patto per il Lavoro e il Clima che Confcooperative Emilia Romagna è impegnata a sottoscrivere con la Regione, fornendo il suo contributo in termini di proposte e chiedendo una concreta declinazione nei territori.
Tre le priorità messe in evidenza da Milza: “Siamo chiamati a promuovere con le nostre cooperative uno sviluppo sostenibile armonizzando alcuni elementi fondamentali: crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente. Occorre inoltre - ha aggiunto - mettere al centro delle nostre agende la questione demografica che proietta la regione in uno scenario preoccupante di progressivo invecchiamento, una situazione che noi cooperatori costruttori di bene comune non possiamo assolutamente ignorare. Infine, l’esperienza del lockdown ci ha catapultati in maniera brusca in un modo digitalizzato che richiede la garanzia dei diritti di connessione tecnologica a tutti, partendo dai territori più isolati”.
Il consiglio regionale di Confcooperative ha poi approvato il nuovo statuto di Confcooperative Romagna e il percorso di unificazione delle Unioni territoriali di Ravenna-Rimini e Forlì-Cesena, che si concluderà entro la fine dell’anno. “Siamo soddisfatti e orgogliosi di questo importante passaggio - ha concluso Milza - che non comporta l’unione di due debolezze, bensì di due grandi Associazioni territoriali, forti e solide, con oltre 70 anni di storia, pronte ad affrontare insieme le sfide del futuro stando ancora più vicine alle cooperative e ai territori di riferimento, con una struttura più efficiente e rappresentativa, ancora più capace di rispondere ai bisogni della comunità romagnola”.