Due anni del nuovo Pane e Internet: un primo bilancio delle attività realizzate

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Sono disponibili i dati sulla nuova programmazione del progetto regionale, finalizzata alla attivazione di una rete stabile di strutture territoriali

A due anni dall'avvio della nuova programmazione triennale di Pane e Internet (PEI), finalizzata alla attivazione di una rete di strutture territoriali in grado di assicurare una offerta stabile e continuativa di attività per l’inclusione digitale, il Centro Servizi regionale PEI ha diffuso alcuni dati su quanto finora realizzato.

Partendo proprio dai Punti Pane e Internet, ad oggi sono 7 quelli attivi: Alto Ferrarese, Bassa Romagna, Frignano, Modena, Pedemontana Parmense, Rimini e Terre Estensi. Ad essi si aggiungeranno entro poche settimane 2 nuovi Punti PEI: nei Comuni di San Lazzaro e Molinella, in forma congiunta, e a Cesena. Fatta eccezione per il personale che ne garantisce il funzionamento amministrativo, allo svolgimento delle attività dei Punti PEI hanno finora contributo 193 operatori. Nel dettaglio, 93 facilitatori digitali, 56 docenti e 44 tutor.

Per quanto riguarda le attività svolte, in prevalenza nei Punti PEI ma in maniera significativa anche al di fuori di queste realtà, dal luglio 2014 al luglio 2017 sono state 276 le iniziative organizzate, con una rilevante prevalenza di corsi di alfabetizzazione digitale di primo e secondo livello (74%) e una significativa percentuale di eventi di cultura digitale (21%). Tra le altre attività figurano anche 14 corsi di formazione rivolti ai facilitatori digitali. 125 le persone che li hanno frequentati, con il 75% dei partecipanti che ha poi contribuito al presidio del servizio di facilitazione digitale, per una media di circa 140 ore a settimana, nelle 88 sedi che lo erogano, equamente distribuite tra i territori nei quali sono stati attivati dei Punti PEI e quelli nei quali non esistono ancora realtà di questo genere.

Più in generale,  circa6.800persone hanno preso parte alle attività di Pane e Internet promosse negli ultimi 2 anni. Il 68% ha assistito ad uno o più eventi di cultura digitale, promossi nei territori, in particolare durante le cornici della manifestazione europea Get Online Week, per fare informazione e sensibilizzazione su tematiche particolarmente importanti quali l’identità digitale, l’utilizzo dei servizi on line, la salvaguardia della privacy, i social media e le nuove professioni del web.

Per quanto riguarda i corsi, ad oggi sono stati frequentati da poco più di 3.000 persone, il 30% del totale, con circa 1.700 coinvolte nella formazione di primo livello e altre 350 che hanno deciso di approfondire ulteriormente le proprie conoscenze in materia, frequentando anche un corso di secondo livello. In linea con gli obiettivi di progetto, i corsi sono stati frequentati in prevalenza da donne (60%), pensionati (68%) e persone che al momento non lavorano (32%), con un basso livello di scolarità (62%). Decisamente minoritaria, ad oggi, la presenza di stranieri, con appena il 3% di partecipanti ai corsi originaria di altri Paesi. Per quanto riguarda l’età invece, l’82% dei corsisti rientra nella fascia degli over 50 e il 52% alla data dello svolgimento della formazione aveva più di 64 anni.

Dal monitoraggio sono emerse anche utili indicazioni sul gradimento delle attività formative. Il giudizio è molto positivo: il 70% delle circa 300 persone che hanno compilato i questionari di gradimento al termine dei corsi ha espresso un giudizio molto positivo sulla formazione, e la percentuale sale all’80% quando il giudizio riguarda l’operato di tutor, docenti e altri operatori PEI. Significativo anche il 90% di risposte positive alla domanda se quanto appreso in aula potrà avere una utilità futura nelle vite di chi ha svolto la formazione.

A fronte di tali risultati, e in particolar modo tenendo conto di quanto abbiano contribuito i Punti PEI al loro conseguimento, il quadro che emerge è quello di una rete territoriale per l’inclusione digitale che ha superato la prima fase di avvio e implementazione e si avvia a radicarsi nei territori, grazie al contributo di tanti attori fondamentali, a cominciare dagli enti locali, dalle biblioteche e dalle scuole.

Centrato questo primo fondamentale obiettivo, il compito impegnativo ma allo stesso entusiasmante che si profila all’orizzonte è duplice: allargare la rete dei Punti PEI e fare in modo allo stesso tempo che ognuno di essi sia in grado di offrire una offerta sempre più ricca e variegata, e al tempo stesso stabile nel tempo, di corsi di alfabetizzazione digitale, servizi di facilitazione digitale ed eventi di cultura digitale, per avvicinare sempre più cittadine e cittadini dell’Emilia-Romagna alle opportunità di Internet e dei new media.

(Fonte: www.paneeinternet.it)

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