In Nepal si torna a scuola, grazie al progetto di GVC e Regione Emilia Romagna
In un anno riportati a scuola oltre 2000 bambini grazie all'impegno della Regione e dell'Ong bolognese
In Nepal si torna a scuola dopo il terribile terremoto che causò la morte di quasi 9.000 persone e la distruzione di oltre un milione di case. GVC, ONG bolognese specializzata in emergenze, e la Regione Emilia-Romagna con il progetto "A Rasuwa si torna a scuola" hanno riportato sui banchi 2.344 fra bambini e adolescenti, nelle aree più colpite dal terremoto, grazie all'allestimento di 31 scuole e al sostegno a più di 94 insegnanti.
Dallo scorso anno GVC ha concentrato il suo intervento a Rasuwa, distretto nel nord del Nepal. Situato a 5.000 metri, qui la popolazione viveva isolata e in condizioni molto modeste già prima del sisma, che l’ha colpita duramente: il 95% delle costruzioni sono state distrutte, e fra loro la maggior parte delle scuole.
Insieme ad Asia e ad altri partners locali, GVC all’oggi ha distribuito nei villaggi di Yarsa e Saramthali 2800 kit invernali di sopravvivenza alla popolazione e riabilitato 96 case impiegando come manodopera 1344 nepalesi con il "cash for work", che ha permesso di dare alle famiglie un minimo reddito.
Dopo i beni di prima necessità, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna è iniziato il tempestivo intervento per il ripristino delle attività scolastiche. In queste situazioni di emergenza infatti bambini e adolescenti subiscono, insieme alle perdite materiali, anche un forte stress psicologico e traumi che possono danneggiarli permanentemente. Riportare la normalità attraverso la ricostruzione dell’ambiente scolastico, che è quello maggiormente frequentato dai bambini dopo la famiglia, ricopre quindi un’importanza fondamentale.
Per questo dal 15 maggio 2015, GVC e Regione Emilia-Romagna hanno iniziato l’intervento che ha riportato sui banchi 2.344 studenti (quasi 1.000 in più di quelli previsti inizialmente) dai 6 ai 15 anni, grazie all’allestimento di 31 strutture scolastiche. "Un bilancio molto positivo" – dichiara Margherita Romanelli di GVC – "All’inizio pensavamo di poter intervenire solo su 19 strutture, data la difficoltà geografica che non rende affatto semplice far arrivare materiali sia per la costruzione che per servizi igienici. Invece siamo riusciti a ottimizzare le risorse ricevute dalla Regione, tanto che oltre alla fornitura di materiale didattico – quaderni, penne, lavagne, libri – abbiamo potuto realizzare anche corsi di formazione agli insegnanti per la gestione dello stress post traumatico e di supporto nella ripresa della normale attività didattica in un contesto che di normale non ha purtroppo più molto".