Infermieri e infermiere reclutati dall'estero: arrivato a Ravenna il primo gruppo
Grazie all'impegno di Confcooperative Romagna e Consorzio Solco Ravenna, sono stati accolti lo scorso 9 febbraio i primi 6 professionisti provenienti dalla Tunisia
Mercoledì 9 febbraio sono giunti a Ravenna i primi di 36 infermieri e infermiere attesi dall’estero, per sopperire alla carenza di personale sanitario nelle strutture e nei servizi di città e provincia. Si tratta di un gruppo di 6 professionisti arrivati dalla Tunisia grazie all'impegno congiunto di Confcooperative Romagna e Consorzio Solco Ravenna che hanno lavorato con le Prefetture e le Istituzioni locali e internazionali affinché questa operazione fosse possibile.
L'operazione è stata possibile grazie a una procedura semplificata prevista dal Testo unico Immigrazione e a una deroga legislativa valida fino al 31 dicembre 2022, introdotte per fronteggiare la grave carenza di personale sanitario. Questi criteri consentono di accelerare le operazioni di ingresso di infermieri e professionisti sanitari stranieri nel nostro paese, per impiegarli in strutture anche private o accreditate, purché impegnate nell’emergenza covid.
Una volta terminato il periodo di quarantena previsto per legge e ottenuti i visti di soggiorno, i nuovi arrivati verranno accolti, grazie al piano di inserimento messo a punto da Confcooperative Romagna e Solco Ravenna con la cooperativa LibrAzione, in appartamenti dislocati in tutta la provincia, vicino alle strutture e ai servizi in cui verranno inseriti, e riceveranno tutta l’assistenza necessaria per il disbrigo delle pratiche burocratiche. In questo periodo, inoltre, frequenteranno un corso di italiano intensivo online, per essere pronti a integrarsi non appena sarà loro possibile.
“Rivolgersi all’estero per reperire personale sanitario è un’operazione fondamentale per poter dare continuità a servizi pubblici socio-sanitari che rispondono a esigenze primarie delle persone non autosufficienti del nostro territorio e delle loro famiglie - ha commentato Antonio Buzzi, vicepresidente Confcooperative Romagna e presidente del Consorzio Solco -. Le ingenti assunzioni di infermieri che l’Ausl ha dovuto fare in questi ultimi due anni hanno sottratto personale che stava lavorando nelle Case Residenza Anziani, nei Centri Residenziali per Disabili, ecc, e i nuovi diplomati in uscita dai percorsi universitari erano e sono ancora molto pochi. Il rischio era di non poter più garantire questi servizi. Se abbiamo retto fino ad ora lo dobbiamo all’impegno straordinario dei soci lavoratori che da due anni a questa parte hanno rinunciato alle ferie e si sono caricati di ore di straordinario. A loro va tutta la nostra riconoscenza”.
Nelle prossime settimane è previsto l’arrivo di altri 30 infermieri da Tunisia, India e Albania per un totale di 36 professionisti.