La Legge di Stabilità va al Senato. Confermate le misure di lotta alle povertà e sostegno alla disabilità

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In un articolo di Redattore Sociale tutte le principali novità sui capitoli connessi alle politiche sociali

La legge di stabilità, formalmente approvata in Consiglio dei ministri lo scorso 15 ottobre, fra una limatura e l’altra è arrivata in Parlamento, al Senato, solamente nella giornata di domenica 25 ottobre, dopo essere stata controfirmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il testo viene incardinato in Commissione Bilancio e inizierà poi a stretto giro l’analisi del testo con la presentazione degli emendamenti.

Il testo ufficiale, per quanto concerne i capitoli più strettamente connessi alle politiche sociali, di fatto non contiene modifiche sostanziali rispetto a quanto previsto dalle bozze precedenti.

Viene così confermata ufficialmente l’intenzione del governo di avviare un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, con una dotazione di 600 milioni per il 2016 e un miliardo a decorrere dal 2017. In verità, come abbiamo ampiamente scritto, già nel 2016 la somma a disposizione si avvicina al miliardo di euro, considerando le risorse già stanziate da vecchi provvedimenti e non utilizzate e quelle spostate da altri capitoli di bilancio. In parallelo, viene avviato anche un “Fondo per il contrasto alla povertà educativa” alimentato dai versamenti delle fondazioni di origine bancaria, le quali potranno contare su un credito d’imposta pari al 75% di quanto versato.  

Rispetto alle prime bozze un’altra novità nel testo ufficiale è quella che intende facilitare, sempre in tema di  lotta alla povertà, la cessione dei prodotti freschi e facilmente deperibili. Oggi la normativa attuale prevede che le cessioni gratuite di beni fatte ad enti pubblici e associazioni o fondazioni debbano essere accompagnate da tutta una serie di documentazione scritta indicante i dati del trasporto, la destinazione finale, l’ammontare complessivo sulla base del prezzo di acquisto e così via; una documentazione che è obbligatoria se il costo dei beni è superiore a circa 5 mila euro e che deve arrivare ai comandi della Guardia di Finanzia e agli uffici dell’amministrazione finanziaria con almeno cinque giorni di anticipo sulla consegna. La disposizione inserita ora nella legge di stabilità prevede in primo luogo di elevare il limite di costo oltre il quale la comunicazione è obbligatoria a quota 15 mila euro e in secondo luogo a rendere tale comunicazione facoltativa in ogni caso quanto si tratta di beni facilmente deperibili.

Confermato nel testo inviato al Senato l’aumento – a regime – del Fondo per la non autosufficienza di altri 150 milioni, che in virtù dei 250 già a bilancio porta il totale del Fondo annuale a 400 milioni di euro. Sono 90 i milioni per il fondo sul “Dopo di Noi”, mentre allo scopo di sostenere le politiche in materia di adozioni internazionali e di assicurare il funzionamento della Commissione per le adozioni internazionali viene istituito un “Fondo per le adozioni internazionali” con una dotazione di 15 milioni annui a decorrere dal 2016. I 15 milioni, che vengono detratti dal Fondo per le politiche sulla famiglia, sarà gestito dal Centro di responsabilità del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio.

Da segnalare che la legge di stabilità prevede anche l’utilizzo di 800 milioni di euro per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Per garantire l’evoluzione scientifica e tecnologica si prevede l’istituzione presso il ministero della Salute di una “Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel SSN” che formula annualmente una proposta di modifica degli elenchi di prestazioni erogabili dal servizio sanitario nazionale.

Fonte: www.redattoresociale.it

Tags: Politiche sociali, Povertà e inclusione sociale, Territorio nazionale