La presenza la in fondazioni e associazioni no profit al centro di un nuovo dossier della Regione

genere

Le donne si confermano in larga maggioranza rispetto al numero complessivo dei lavoratori del no profit, ma è ancora scarsa la percentuale di donne ai vertici

E' incentrato sulla lettura di genere della realtà del Terzo settore regionale il quarto "Rapporto sulle persone sulle persone giuridiche private che operano nel territorio emiliano-romagnolo", promosso dalla Regione Emilia Romagna e realizzato dal Servizio regionale di innovazione e semplificazione e dal Servizio statistico.
In particolare lo studio esamina 633 enti (350 associazioni e 283 fondazioni) impegnati nel sostegno alle persone più deboli.

Nelle associazioni il 40% dei volontari è donna, nelle fondazioni la quota di volontari rosa sale al 46%.
Sul versante del lavoro retribuito, invece, gli enti hanno dato occupazione complessivamente a più di 6200 persone. Tra queste le lavoratrici costituiscono il 62% nelle associazioni e l'80% nelle fondazioni.
Le percentuali tuttavia purtroppo scendono quando si vanno ad esaminare le figure dirigenziali. Esaminando infatti gli organi di governo delle organizzazioni del terzo settore emerge che solo il 19% delle associazioni e il 13% delle fondazioni ha come legale rappresentante una donna; numeri che scendono ancora rispetto alle organizzazioni che contano un maggiore volume d'entrate (superiore al milione di euro), di queste infatti solo il 10% è guidata da donne.

Maggiori informazioni sul sito della Regione

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