La questione demografica in Emilia Romagna

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Uno studio, promosso da Auser Emilia Romagna e Spi Cgil Emilia-Romagna, analizza la questione della longevità all’interno della più generale e complessa crisi demografica in atto

Ripensare profondamente la sfida della longevità, analizzandone i diversi aspetti demografici, sociali ed economici, alla luce degli stravolgimenti legati alla pandemia. È questo lo scopo dello studio "La questione demografica in Emilia Romagna: una sfida complessa e urgente", promosso da Auser Emilia Romagna e Spi Cgil Emilia-Romagna e realizzato da Gianluigi Bovini e Franco Chiarini, statistici e demografi impegnati su queste tematiche.

L'idea alla base del lavoro è quella di elaborare un'analisi per collocare la questione della longevità all’interno della più generale e complessa crisi demografica così evidente in Italia e nella nostra regione. Il crescente invecchiamento della popolazione si accompagna infatti a una significativa riduzione dei giovani e, in prospettiva, delle persone appartenenti alle classi centrali della popolazione in età lavorativa.

La pandemia ha ulteriormente aggravato il drammatico squilibrio fra le nascite e i decessi e frenato i movimenti migratori interni e internazionali. Il futuro demografico dell’Italia e della nostra regione appare, quindi, per Bovini e Chiarini, gravato da un crescente rischio di riduzione della consistenza assoluta della popolazione e soprattutto da uno squilibrio non sostenibile fra le diverse generazioni che la compongono.

L’analisi prende in considerazione i dati più recenti e propone una visione delle tendenze demografiche che caratterizzano il territorio regionale articolata secondo cinque zone territoriali: la via Emilia, la fascia che si trova in prossimità del grande asse stradale, la collina interna, la pianura esterna e la montagna. I commenti, i cartogrammi e le tavole statistiche che compongono lo studio di Bovini e Chiarini offrono un’immagine di grande interesse e attualità sulle tendenze demografiche attuali e future nel territorio regionale e rappresentano un primo contributo per affrontare nei prossimi mesi il tema della longevità nella fase successiva alla pandemia.

Lo studio induce quindi a interrogarsi sui molteplici motivi che hanno concorso alla composizione demografica attuale, in particolare per quanto riguarda la denatalità e le tendenze del saldo migratorio.

Il contributo dei due studiosi sarà parte di un'analisi complessiva e stratificata riguardante la sfida della longevità, che Auser Emilia Romagna e Spi Cgil Emilia-Romagna si impegnano a pubblicare nei prossimi mesi per aggiornare il volume “2032: idee per la longevità”, uscito nel 2018.

Lo studio di Gianluigi Bovini e Franco Chiarini è disponibile a questo link:
https://drive.google.com/file/d/1_Yd_RpH_4rByAaEpmrYwmyibB1kumDFb/view?%20usp=sharing

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