"Legge di Stabilità: mancano le risorse promesse per la nuova cooperazione internazionale". L'appello delle Ong
Le principali reti di Ong lanciano un appello a Governo e Parlamentari per l'aumento delle risorse in favore della cooperazione internazionale
"Nella Legge di stabilità mancano le risorse promesse per la nuova cooperazione internazionale". E' quanto sottolineato dalle principali reti di Ong italiane (AOI, CINI e Link 2007), che esprimono viva preoccupazione alla luce dell’andamento della discussione sulla Legge di stabilità, rispetto al testo approvato alla Camera dei Deputati.
"Allo stato attuale i finanziamenti in capo al Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale sono fermi al livello del 2014, ovvero circa 240 milioni - sottolineano le Ong in un comunicato - Rispetto agli obiettivi assunti a partire dalla Conferenza Nazionale sulla Cooperazione internazionale del 2012, riconfermati dallo stesso governo Renzi, ci attendevamo quanto meno un incremento del 10% dei finanziamenti per il Ministero. Al momento però non risulta che tali risorse siano state reperite".
La preoccupazione riguarda poi anche un altro provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità, quello che riguarda l'aumento della
tassazione sugli utili delle Fondazioni di origine bancaria, che avrebbe come conseguenza diretta la riduzione delle loro erogazioni al mondo no profit impegnato nel sociale, nell'educazione, nella promozione culturale e anche nei programmi di cooperazione, solidarietà e volontariato internazionale.
Per questo le Ong si appellano ai Senatori e ai Deputati affinché siano attribuite alle attività di cooperazione del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale le risorse necessarie, ovvero 25 milioni di euro addizionali ai livelli del 2014. "E’ un requisito minimo per far partire la riforma della cooperazione appena adottata - spiegano le Ong - si è provveduto ad allargare la platea dei soggetti che possono fare cooperazione ed è ora necessario intervenire sulle risorse in modo conseguente. E’ un atto necessario, tanto più alla luce, occorre ribadirlo, del semestre di Presidenza Italiana dell’UE e degli impegni internazionali del prossimo anno, a partire dall’Expo 2015".
Per informazioni
www.ong.it