Lo strumento della messa alla prova: un convegno promosso dal Garante dei detenuti di Bologna
L'incontro, in programma l'11 giugno, si propone di far luce sulle normative e sensibilizzare e coinvolgere nuove realtà associative e imprenditoriali del territorio
Il percorso di messa alla prova, in precedenza attivo per i minori ed esteso dal 2014 anche agli adulti, prevede che l'imputato ottenga la sospensione del processo assumendosi la responsabilità di un programma di trattamento che va oltre la prestazione di lavoro di pubblica utilità per estendersi ad un concetto più ampio di condotta riparativa del danno arrecato. Uno strumento, questo, che coinvolge da vicino il mondo del terzo settore, proprio perché il percorso può essere realizzato all'interno di associazioni e organizzazioni di volontariato.
Proprio per fare chiarezza su questo strumento, in attesa che vengano emanate le linee guida operative, e attivare e sensibilizzare le realtà associative e imprenditoriali del territorio, il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna, Elisabetta Laganà, organizza il convegno "Le leggi sulla sospensione del processo con messa alla prova".
L'appuntamento è per giovedì 11 giugno alle 14 in Cappella Farnese a Bologna (piazza Maggiore 6).
L'incontro vedrà la partecipazione degli assessori al welfare e alla legalità Amelia Frascaroli e Nadia Monti, di numerosi esperti (giudici, avvocati, responsabili dell'area esecuzione penale) e di rappresentanti del terzo settore che presenteranno le proprie esperienze e i percorsi fatti.
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