Pallucchi: "Welfare: la definizione dei Lep è condizione necessaria ma non sufficiente"
Così ha detto Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, durante l’evento “Verso un nuovo sistema di welfare”
"Per realizzare un nuovo welfare che garantisca gli stessi diritti su ogni territorio, definire i Livelli essenziali delle prestazioni sociali è condizione necessaria, ma non sufficiente: occorre anche prevedere adeguati finanziamenti e mettere gli enti locali nella condizione di rendere i Leps esigibili in tutto il Paese. Ecco perché chiediamo che nei futuri provvedimenti, Governo e Parlamento si impegnino per un massiccio investimento nel sociale, rafforzando in particolare la rete socio-sanitaria e avvalendosi delle competenze e della visione del Terzo settore. Solo in questo modo si può invertire il processo di impoverimento del welfare cui stiamo assistendo da anni, anche a causa della pandemia, e contrastare il drammatico aumento di disuguaglianze e divari territoriali”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, durante l’evento “Verso un nuovo sistema di welfare” tenutosi alla Sala Capitolare del Senato, con gli interventi anche del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e del Viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci. Durante l’iniziativa è stato presentato il Manifesto del Forum Terzo Settore per un sistema di welfare fondato sui principi di prossimità, universalismo e inclusività.
“Bisogna uscire dalla logica che vede il welfare come mera assistenza e ragionare piuttosto in termini di autonomia delle persone, da garantire in ogni fase della vita” prosegue Pallucchi. “Il Pnrr è una grande opportunità per migliorare la qualità di risposta ai bisogni delle persone, ma servono politiche e risorse che concretizzino l’obiettivo. Grazie al nostro osservatorio su Pnrr e Terzo settore, ad esempio, sappiamo che la percentuale di risorse destinate al Sud, relative alla misura sui percorsi di autonomia delle persone con disabilità non raggiunge al momento la quota 40% e l’utilizzo degli strumenti di amministrazione condivisa è scarso. Ci auguriamo nei prossimi mesi di assistere a un cambio di passo” conclude la portavoce del Forum Terzo Settore.
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