Parte il progetto #diamociunamano: attività di volontariato per cassaintegrati e lavoratori in difficoltà
Alla base il Procollo siglato il 28 gennaio da Forum Terzo Settore, Anci e il Ministero del lavoro. I progetti di volontariato saranno realizzati congiuntamente da Enti locali e terzo settore
Prende il via a febbraio il progetto #diamociunamano per promuovere il volontariato tra le persone cassaintegrate o che usufruiscono di misure a sostegno del reddito.
L'accordo è stato siglato il 28 gennaio tra il Forum Terzo Settore, Anci e il Ministero del lavoro, che si farà carico della copertura assicurativa Inal per i nuovi volontari (sulla base del relativo Decreto ministeriale firmato dal Ministro Poletti).
I progetti in cui verranno impegnati i volontari saranno realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. Oltre ai cassaintegrati potranno partecipare al progetto anche i lavoratori in mobilità, a integrazione salariale o che usufruiscono di prestazioni legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
Il tutto sarà supportato da un fondo di 9,8 milioni di euro per due anni, che dovrebbe garantire circa 19 mila persone per un anno.
Per dare concreto avvio a questa iniziativa e poter assicurare la verifica dei risultati attesi, i comuni e le organizzazioni di terzo settore saranno chiamati a fornire ai cittadini ogni utile informazione sulle caratteristiche e le finalità della misura sperimentale. Proprio con questo scopo dal 1° febbraio è attiva sul sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali la sezione #diamociunamano, per consentire ai comuni, agli enti locali e alle organizzazioni di terzo settore di inserire i progetti di volontariato di cui sono titolari, assicurando così la necessaria informazione e conoscenza delle iniziative progettuali attive sul territorio nazionale.
“L’idea di #diamociunamano mette al centro il tema delle persone che vivono con difficoltà questo momento di crisi - ha sottolineato il Portavoce del Forum Nazionale, Pietro Barbieri - Bisogna evitare di abbandonare al proprio destino le persone, per questa ragione il progetto è assimilabile a una sorta di servizio civile volontario, per il quale intendiamo mettere a disposizione anche crediti formativi”.
>> Il Protocollo d'intesa