Processo Aemilia: Libera plaude all'impegno di Stefano Bonaccini affinché si svolga a Bologna
Il capoluogo emiliano tuttora non dispone di un posto sufficientemente grande e adatto ad ospitare il processo, ma il Governatore si è impegnato a coprire le spese necessarie per l'affitto di una sede
Libera Emilia Romagna esprime grande apprezzamento alla decisione del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, di attivarsi e intervenire affinché il Processo “Aemilia”, il più grande e importante dibattimento che sia mai stato avviato contro la criminalità organizzata in Emilia Romagna, si possa svolgere nella nostra regione.
Il processo, che vede oltre 200 imputati, partirà nei prossimi giorni, ma, a oggi, non c’è a Bologna un posto sufficientemente grande, in grado di ospitare tutti e attrezzato in modo da garantire la sicurezza e il regolare svolgimento delle fasi processuali.
Per questo, nei giorni scorsi, il presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Scudellari, ha lanciato l’appello alla città perché venga trovata una sede idonea e il processo non debba essere spostato a Milano o a Firenze.
Appello raccolto subito dal Presidente Bonaccini che ha dichiarato che la Regione interverrà per coprire le spese necessarie all’affitto della sede (forse un padiglione della Fiera) e agli allestimenti necessari.
“Le illegalità per le quali gli imputati sono stati rinviati a giudizio si sono svolte nella nostra regione, a danno di nostri concittadini, dell’economia sana e legale e degli imprenditori onesti. – sottolinea Libera Emilia Romagna in un comunicato - È quindi importante che il processo si celebri in questa regione perché è, prima di tutto, ai cittadini emiliano-romagnoli che ‘lor signori’ dovranno rispondere. È importate che il processo si celebri in Emilia Romagna perché, oltre agli imputati, e ai loro avvocati, in quell’aula, dove si celebra la giustizia in nome del popolo italiano, sia garantita la presenza anche di quel popolo che ha deciso di stare dall’altra parte”.