Riforma del settore "rimandata a settembre". Ma poi che succederà?
A questa domanda ha cercato di rispondere Vita attraverso le interviste ai principali protagonisti. Tra questi il Sottosegretario Bobba che, pur amareggiato, si dice ottimista per il futuro
Dopo gli appelli di tantissime realtà del terzo settore che invitano il Parlamento a fare presto perché la riforma del Terzo settore è una necessità non più prorogabile, anche il Governo ha voluto far chiarezza sulle ragioni che hanno portato la Commissione Affari Costituzionali del Senato a prorogare ulteriormente fino al 7 settembre i termini per la presentazione degli emendamenti alla Riforma (prima fissati al 9 e poi prorogati inizialmente al 21 luglio).
Nei giorni scorsi è stata così convocata dal Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi una riunione con i gruppi parlamentari guidati dai capigruppo Luigi Zanda (Senato) ed Ettore Rosato (Camera), a cui hanno partecipato anche il sottosegretario Luigi Bobba, la capogruppo in Affari Costituzionali, Anna Finocchiaro e il relatore in Commissione, Stefano Lepri.
Amaro il commento del Sottosegretario Luigi Bobba, che, intervistato da Vita, ha sottolineato come la scelta di collocare questa legge delega in una Commissione che ha tra le mani provvedimenti come la Riforma Costituzionale non è sia stata tra le più felici.
Ma il Sottosegretario, rispetto ai tempi di approvazione, si dice comunque ottimista. "Il ministro Boschi è stato molto chiaro, non possiamo permetterci il lusso che la Riforma non arrivi in porto entro quest’anno, per le ragioni a più riprese sottolineate dallo stesso premier che ha più volte ribadito come questo sia uno dei punti nodali dell’azione riformatrice di questa legislatura. - ha sottolineato il Sottosegretario - Per questo in Senato non potrà essere rimesso in discussione l’impianto della legge uscito dopo otto mesi di lavoro alla Camera, otto mesi che hanno visto una partecipazione ampia sia nelle audizioni sia tra le forse politiche e dove si è trovato un buon punto di equilibrio".
A settembre, dunque, secondo Bobba, si procederà con la valutazione degli emendamenti, in modo da andare in Aula per il mese d'ottobre.
Una pausa di riflessione comunque lunga, rispetto alle iniziali previsioni che vedevano addirittura il passaggio in Aula prima dell'estate, ma che secondo il Forum Nazionale "potrebbe essere utile per approfondire alcuni nodi che il testo della Camera non ha sciolto".
Tra questi il tema del Servizio Civile universale, che, spiega il Portavoce Pietro Barbieri, "non può essere confinato nel recenti dell’assistenza e della cittadinanza attiva", ma anche il ruolo dei Centri servizi per il volontariato e il discusso tema dell'impresa sociale. "Serve una buona legge - ha concluso Barbieri, intervistato da Vita - per questo ritengo sia utile e importante un ulteriore approfondimento di alcuni temi".
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