Riforma del terzo settore: il testo licenziato dalla Commissione Affari sociali

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La Commissione ha concluso l'esame degli emendamenti affrontando e definendo anche il tema dell'impresa sociale. Sul sito di Vita il nuovo testo del DDL comparato al precedente

La Commissione Affari Sociali della Camera ha concluso l'esame degli emendamenti sulla riforma del terzo settore, affrontando e definendo anche il tema impresa sociale.
Il provvedimento nei prossimi giorni sarà trasmesso alle altre commissioni della Camera competenti (Giustizia, Affari costituzionali, Finanza, Bilancio e Lavoro) le quali dovranno esprimere parere favorevole oppure un via libera condizionato. Spetterà alla Affari Sociali, poi, vagliare queste indicazioni per poi redarre il testo della delega da portare in Aula. Il voto sarà calendarizzato dopo Pasqua.

I passaggi caratterizzanti del provvedimento uscito dal dibattito in commissione riguardano in particolare la definizione di terzo settore, il registro unico, il tema della trasparenza e vigilanza, la funzione dei CSV e infine l'impresa sociale. E proprio riguardo a quest'ultima sono due le novità importanti vagliate negli ultimi giorni. "Da una parte - spiega l'Onorevole Luigi Bobba, intervistato da Vita - ci si allinea anche a livello lessicale alle indicazioni dell’Unione europea, dall’altra, rispetto alla remunerazione del capitale, prende come modello le cooperative a mutualità prevalente, ma prevede condizioni differenziabili anche in base alla forma giuridica adottata dall’impresa".

>> Il disegno di legge risultante dagli emendamenti comparato con la versione originale della legge delega

>> L'approfondimento di Vita

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