Si rafforza sempre più la collaborazione fra i Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum del Terzo settore Emilia Romagna

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Firmato un protocollo d’intesa per potenziare la capacità di essere uno strumento di sostegno per le associazioni e per la comunità

Si rafforza sempre più la collaborazione fra il Coordinamento regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum del Terzo settore Emilia-Romagna.

Venerdì 15 gennaio, le due realtà, fondamentali connettori delle diverse attività del terzo settore emiliano-romagnolo, rappresentate dal Portavoce del Forum regionale Fausto Viviani e dalla Presidente di CSVERnet Laura Bocciarelli, hanno firmato un protocollo d’intesa triennale costruito insieme per potenziare il dialogo e la capacità di essere uno strumento di sostegno per le associazioni e per la comunità.

Un passo particolarmente importante al termine di un anno in cui il ruolo del volontariato e del Terzo settore è emerso come non mai parte fondamentale del sistema che ha permesso di arginare le conseguenze della pandemia. A livello sanitario e di tenuta sociale, senza il Terzo settore, il 2020 sarebbe stato ancora più complesso di quanto non sia stato. Questo ruolo, questa capacità di capire le esigenze e di dare risposta ora saranno ulteriormente valorizzati dal potenziamento della collaborazione fra il Coordinamento regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum del Terzo settore Emilia-Romagna.

Il protocollo d’intesa, che le due parti s’impegnano a rivedere semestralmente per valutarne l’efficacia ed eventuali aggiustamenti in corsa, prevede che il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum Terzo Settore lavorino insieme per valorizzare e sostenere le rispettive funzioni attraverso momenti di confronto.

L’accordo spinge verso la costruzione di progetti comuni, con l’impegno di realizzare almeno un’iniziativa pubblica all’anno su temi di pubblico interesse. Inoltre, si lavorerà per progettare momenti formativi e divulgativi collettivi, rivolti ai due gruppi dirigenti, con approfondimenti su argomenti specifici del terzo settore. Questo sforzo sarà declinato anche nel confronto con gli Enti Pubblici e le parti sociali, per mettere in evidenza e valorizzare al massimo esperienze virtuose di volontariato e di cittadinanza. In particolare, si punta a far emergere le tante attività pensate per dare risposta ai problemi più presenti, a partire da una condizione di fragilità sempre più diffusa. L’obiettivo è fare in modo che gli Enti del Terzo settore divengano un interlocutore di peso nella programmazione delle politiche sociali e nella progettazione dei servizi, e non dei meri esecutori. Le competenze delle due realtà saranno messe al servizio degli interventi compiuti dal Terzo settore, con particolare attenzione alla crescita dei percorsi digitali, resi sempre più necessari dal periodo di emergenza sanitaria. Infine, l’accordo prevede la reciproca promozione delle attività organizzate, anche per favorire la creazione di altri protocolli territoriali basati su questa impostazione.

“Ritengo che siglare un protocollo d’intesa con il Forum Regionale, sia strategico per rafforzare il sistema, in un momento in cui è ancora più evidente la necessità di condividere visioni comuni per lavorare – ognuno con il ruolo che gli compete – al rafforzamento degli Enti del Terzo Settore, in uno scenario di forti cambiamenti e difficoltà”, commenta la Presidente del coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna Laura Bocciarelli.

“È per noi un accordo molto importante e ringrazio il Coordinamento dei CSV e Laura Bocciarelli per la preziosa collaborazione”, dichiara il Portavoce del Forum regionale Fausto Viviani – “mai come nel nostro mondo le persone contano. Vanno superate le difficoltà e incomprensioni del passato e aperta una nuova fase fatta di dialogo, collaborazione e sostegno al mondo del volontariato e della promozione sociale in un momento molto difficile dove la crisi da Covid sta colpendo duro. Stiamo parlando di un patrimonio fatto da migliaia di soci e volontari, che non è dei Presidenti delle Associazioni, ma di tutti e che rischia un drammatico ridimensionamento. Dobbiamo saper resistere e innovare. Questo accordo va in quella direzione. Ora dobbiamo proseguire nel lavoro e dare corso a quanto concordato”.

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