“Tra presente e futuro, per una rinnovata visione sociale”: il Bilancio sociale di Auser Emilia Romagna
"La Rete Auser non si è fermata, confermandosi come ‘associazione del fare’ in chiave solidale”
Si è svolto a Cervia, il 14 e il 15 ottobre, il X Congresso di Auser Emilia Romagna, dal titolo “Tra presente e futuro: per una rinnovata visione sociale. Ricominciare da noi”. Due giornate di dibattito per guardare al futuro, confrontandosi con i delegati congressuali e il mondo del Terzo settore su sfide e processi da mettere in campo, partendo dalla concretezza dell’azione quotidiana. Tra i presenti anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Enzo Costa, presidente di Auser Nazionale e Fausto Viviani, portavoce del Forum Terzo settore regionale, che hanno ribadito alcune parole chiave come domiciliarità, prossimità, attenzione alla sostenibilità, antifascismo, longevità.
Il Congresso è stato anche l’occasione per presentare il Bilancio sociale 2020 di Auser regionale. “Il 2020 ha rappresentato un anno dalle caratteristiche inedite per tutte e tutti” – racconta Magda Babini, presidente in carica. “Pur sospendendo nel lockdown le attività di promozione sociale e culturale in presenza per evitare assembramenti e rischi di contagi, la Rete Auser non si è fermata, confermandosi come ‘associazione del fare’ in chiave solidale”. Nel periodo del lockdown da marzo a maggio 2020 Auser in Emilia Romagna ha proseguito le attività di aiuto alla persona e del Filo d’Argento, impegnando 1.261 volontari che in 48.370 ore hanno svolto: 2.630 interventi di accompagnamento protetto a favore di 993 persone; 9.433 consegne di pasti, spese e farmaci a 3.668persone; 33.869 attività di compagnia telefonica a favore di 16.702 persone. Con un totale di 346.903 chilometri percorsi.
Nel 2020 è sensibilmente aumentata anche l’esigenza di condividere le modalità di operare scambiandosi le reciproche esperienze realizzate nei territori in collaborazione con le istituzioni. Ciò ha reso necessario rafforzare il coordinamento e la comunicazione tra i vari livelli della Rete Auser. Pertanto le comunicazioni telefoniche e via mail sono state integrate con le piattaforme di videoconferenza. La necessità di comunicare ha fatto vincere molte resistenze e motivato ad apprendere l’uso dei nuovi strumenti telematici. Si è resa evidente l’esigenza di sviluppare competenze per l’uso della tecnologia della comunicazione. L’alfabetizzazione digitale si è confermata come elemento indispensabile per l’inclusione e l’autonomia delle persone anziane. Infine la compagnia telefonica è stata incrementata, sia verso le persone fragili che verso i soci.
Al 31 dicembre 2020 risultano 30.729 soci, 11.814 volontari, 220 sedi tra strutture ed affiliate in Emilia Romagna, 1.335.647 ore di volontariato svolte in un anno.
“Dietro ogni numero – conclude Babini – ci sono storie, vite, progetti e relazioni. Come tanti colibrì che portano una goccia d’acqua per spegnere l’incendio della foresta ogni giorno i nostri volontari fanno il loro pezzettino, senza fermarsi a questo. L’impegno di Auser, dopo la campagna vaccinale in corso, è di contribuire al recupero della socialità per ‘rammendare’ le relazioni tra le persone”.
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