Volontariato per l'inclusione dei profughi: "si rispetti l'accordo regionale senza confondere impegno volontario e lavoro"

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Le dichiarazioni di Giovanni Monti e Alberto Alberani sul Protocollo siglato da Regione, Prefettura e parti sociali

"Nessun conflitto con i profughi, ma, anche a loro tutela, tutti devono rispettare l’accordo firmato in Regione senza confondere volontariato e lavoro sottopagato o gratuito". E' quanto precisato dal Presidente di Legacoop Emilia Romagna Giovanni Monti e dal Coordinatore di Legacoop Sociali, Alberto Alberani, a fronte delle dichiarazioni di quest'ultimo, purtroppo mal interpretate da alcuni, sul recente Protocollo di intesa per l'inclusione sociale dei richiedenti asilo attraverso il volontariato.

"Alberani – prosegue Monti –  ha espresso una preoccupazione che condivido: quella che i profughi non vengano impegnati da Comuni in difficoltà di bilancio sostituendo chi presta regolarmente servizi. Che così non debba essere è scritto a chiare lettere nell’accordo firmato in Regione anche con il contributo (e la firma) delle cooperative sociali, dello stesso Alberani e del Forum del Terzo Settore".  

Nell’accordo si precisa infatti con chiarezza che "l’attività di volontariato prestata dai profughi in modo personale, spontaneo e gratuito, non dovrà in alcun modo configurarsi come sostitutiva delle normali attività di lavoro strutturato e retribuito".

"L'Accordo regionale è chiarissimo – prosegue Monti – chiedere che sia chiaro per tutti non vuol certo dire fare la guerra ai profughi; al contrario. Guerra che sarebbe tra i più deboli, perché le cooperative sociali inseriscono al lavoro persone svantaggiate che in molti casi difficilmente troverebbero un lavoro strutturato e retribuito e che rischierebbero di passare da un ruolo di cittadini attivi e retribuiti a soggetti assistiti. E le stesse cooperative, da anni, inseriscono al lavoro persone con altre situazioni di fragilità (come i migranti) anche al di fuori delle categorie di svantaggio previste dalla legge sulle cooperative sociali".

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