Cittadini stranieri e lavoro: il report dell'Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio in Emilia-Romagna
Una fotografia territorialmente dettagliata anche a livello provinciale della situazione di lavoratrici e lavoratori stranieri nella nostra regione
L'Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio dell'Emilia-Romagna ha pubblicato il volume "Cittadini stranieri, mercato del lavoro e dinamiche occupazionali". Si tratta di uno studio che delinea uno sguardo esaustivo sul tema del lavoro e delle dinamiche occupazionali dei cittadini stranieri in Emilia-Romagna.
La pubblicazione integra una serie di fonti ufficiali (Istat, Siler, Inps, Unioncamere Emilia-Romagna) per trattare, in serie storica e con stile comparativo, numerosi argomenti tra cui: i tassi di occupazione e disoccupazione, le caratteristiche occupazionali e il tipo di rapporto di lavoro, le traiettorie lavorative, le specificità del lavoro domestico e di cura, l’imprenditoria e il lavoro autonomo.
"Questo volume conferma che la presenza dei lavoratori stranieri porta un contributo fondamentale ed è un fattore strutturale nel mercato del lavoro regionale. E il lavoro rappresenta altresì un elemento importante del percorso di integrazione, in quanto ha importanti ricadute positive sulla competenza linguistica delle persone, sulla socialità, sulla possibilità di ottenere un alloggio, di ampliare le reti personali, sociali e amicali” commenta la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein. Un contributo particolarmente utile, quindi, lo studio dell'Osservatorio regionale del fenomeno migratorio in Emilia-Romagna, ancora di più "in questo contesto di crisi sociale, sanitaria ed economica prodotta dal Coronavirus, per affrontare adeguatamente sia il presente, sia il rilancio delle future politiche sociali e del lavoro, con l’attenzione ad assicurare eguali diritti a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, a prescindere dalla nazionalità o dallo status, contrastando ogni forma di sfruttamento e caporalato. Perché la società più inclusiva è anche la più sicura per tutte e tutti" conclude la Vicepresidente.
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