Nasce “Digitali e Uguali”, per raccogliere device elettronici da destinare alla didattica a distanza
Una piattaforma dove privati e aziende possono donare computer e smartphone ancora funzionanti per le famiglie in difficoltà
In un momento in cui la didattica a distanza è diventata una consuetudine, il divario digitale purtroppo è aumentato: non tutti i bambini e ragazzi hanno infatti a disposizione un computer o un tablet.
Per facilitare dunque le famiglie e le scuole, ha preso vita il progetto Digitali e Uguali, una piattaforma che permette a chiunque di donare computer e smartphone funzionanti ma non più utilizzati da mettere a disposizione delle scuole bolognesi. Possono aderire alle donazioni sia i cittadini dell’area di Bologna che le aziende presenti su tutto il territorio nazionale. Un aiuto prezioso in un contesto – come dimostrano i dati Istat – di forte disuguaglianza digitale, in cui oltre al 30% delle famiglie non ha un computer o un tablet.
L’idea è nata da un gruppo di studenti dell’Università di Bologna all’interno del percorso di progettazione Oper.TEN, e si è poi concretizzata grazie all’impegno di Yoox Net-A-Porter Group, in collaborazione con Almacube – hub innovativo dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Centro, con il patrocinio del Comune di Bologna e dell’Alma Mater.
In prima linea Auser Bologna, che sta organizzando la parte logistica mettendo a disposizione la propria sede e un team di volontari che si rapporta con il Movimento delle Sardine, il quale si occupa di abilitare i device per la didattica online.
Per donare basta visitare la piattaforma web Digitali e Uguali e compilare il modulo scegliendo fra le due opzioni disponibili (azienda o privato): tutti gli strumenti informatici raccolti saranno poi consegnati alle scuole del territorio bolognese per l’assegnazione alle famiglie così da garantire l’accesso alla formazione a tutti i bambini.
Tags: AUSER, Formazione, Bologna